Esplorando le Grandi Panchine in Bicicletta: Un Viaggio Panoramico

Cari lettori,

Entra nel nostro invitante B&B, dove l'ospitalità trova casa. Oggi vi invito a unirvi a me in un'avventura su due ruote attraverso il suggestivo paesaggio che circonda la nostra eddificio. Lasciate che i pedali tessano la loro storia mentre insieme esploriamo la bellezza dei dintorni.

Il progetto Big Benches è nato tra amici e vicini, conquistando ora i cuori di molti che altrimenti non avrebbero mai immaginato di ammirare le montagne e i vigneti italiani seduti su stravaganti pezzi di arredamento da giardino. La prima Big Bench con questo design specifico è stata costruita nel 2010 da Chris Bangle nel sito di Borgata a Clavesana (Piemonte, Italia). Negli ultimi anni, sono state costruite sempre più panchine ufficiali nella zona, senza finanziamenti pubblici, solo grazie a sponsor privati. Chris Bangle fornisce liberamente design e istruzioni ai costruttori delle panchine, con l'unica condizione che siano collocate in una posizione panoramica su terreno accessibile al pubblico. La Big Bench deve essere costruita in una posizione panoramica e liberamente accessibile al pubblico.

Nelle vicinanze di B&B Festina Lente sono state posizionate numerose big benches. Così ho avuto l'idea fantastica di organizzare un tour in bicicletta tra diverse big benches. Si è rivelato un lungo viaggio di oltre 90 km con circa 1.700 metri di dislivello. Dovevo assicurarmi che la batteria della mia bici durasse fino alla fine. Robby doveva fornire la propria energia, poiché affrontava il percorso con una bici da corsa.

I primi chilometri ci portano in discesa verso Crociera, ma presto affrontiamo la prima ripida salita verso Cortiglione. Abbiamo appena iniziato e dobbiamo trovare il nostro ritmo. Leggermente senza fiato, raggiungiamo il centro in cima alla collina. Dobbiamo ancora salire un po' perché le big benches di solito si trovano in posizioni elevate con ampie vedute. Dopo circa 7 km, raggiungiamo la prima big bench a Vinchio, una grande panca rossa, dello stesso colore del vino Barbera, la specialità di Vinchio Vaglio. Dalla panchina, si può godere di una magnifica vista, che spazia dalla torre campanaria di Vinchio, circondata dalle Alpi con la vetta del Monviso, fino agli Appennini. Appoggiamo le bici sulla panchina e scattiamo la nostra prima foto.

Continuiamo a pedalare lungo un percorso leggermente ondulato e, dopo 8 km, raggiungiamo la nostra seconda panchina a Castelnuovo Calcea. Questa panchina è un po' fuori dal percorso e richiede qualche ricerca. Mentre scendiamo lungo la SP 116, dopo 500 metri sulla nostra sinistra c'è una strada sterrata. Questa strada sembra privata ma è percorribile in bicicletta e porta al Parco Lacourt dove è installata la grande panchina viola (+ 230 m). Nel parco, tra opere d'arte contemporanea, si trova una fattoria e una torre con un telescopio.

Altri 8 km di ciclismo ci portano alla successiva panchina a Castiglioli d'Asti. Questo paese ha 2 grandi panchine. Il nostro percorso passa davanti alla panchina arancione a Bricco Lu, strategicamente posizionata su un'ampia spianata nel punto panoramico di Bricco Lù. Mentre la bici si ricarica qui, ci godiamo una vasta vista sulla valle sottostante.

Per raggiungere la successiva panchina, dobbiamo fare un po' di strada. La panchina color salmone è un po' fuori dal percorso ciclabile e la raggiungiamo a piedi dopo una salita impegnativa su una strada sterrata. Dalla panchina si ha una vista sul centro di Moasca con i resti di un castello costruito nel 1351. Attualmente, nella cantina si trova la Bottega del Vino di Moasca "Nerodistelle" e il Ristorante & Café, Garden Winery "Tra la Terra ed il Cielo".

Il percorso continua con tratti collinari. La giornata si fa più calda e le salite diventano più impegnative. Dopo Calamandrana, la strada sale per 7 km fino a quasi il punto più alto del percorso. La successiva grande panchina di Castel Boglione è stata installata nel 2019 tra i vigneti di Cascina Garitina, su Bricco Garitta, precisamente nella "Vigna Vegia". Per raggiungerla, si cammina un breve tratto tra i filari di viti dopo aver lasciato la strada asfaltata, la SP45.

Torniamo indietro un po' e poi continuiamo a pedalare leggermente ondulati sul grande altopiano verso la grande panchina di Alice Bel Colle. Posizionata precisamente in un punto panoramico tra le file del famoso vino de La Fraschetta, spicca questa grande panchina rosa al sole.

Abbiamo percorso 55 km e ci dirigiamo verso la penultima panchina, la grande panchina verde di Fontanile. Situata in una posizione panoramica, all'ombra di tre querce e circondata da vigneti, qui ricarichiamo le nostre batterie interiori. Beviamo l'ultimo, nel frattempo, acqua tiepida e prendiamo un pezzo di cioccolato per l'ultimo tratto del viaggio.

Pedaliamo verso Mombaruzzo in cima a una collina. Lì conosciamo un piccolo negozio nel centro con bevande fresche rinfrescanti (per gli zuccheri necessari) e compriamo un sacchetto di deliziosi amaretti di Mombaruzzo. Da Mombaruzzo, sono quasi 10 km in discesa, cosa molto gradita in questo momento.

Dalla passerella sul torrente Belbo a Castelnuovo Belbo, un cartello indica la direzione per la panchina. La strada che costeggia il Belbo è più o meno pianeggiante e diventa leggermente in salita dopo 1 km. L'inclinazione della strada aumenta fino al 13 - 14%. La strada asfaltata diventa una strada sterrata compatta e dopo 200 metri raggiungiamo la "Grande Panchina del Nizza". Accanto c'è la "Bibliobotte", un cartello che vi invita a "Prendere un libro, leggere un libro, lasciare un libro". Per arrivarci in bicicletta, servono gambe forti o batterie.

Gli ultimi 10 km verso Festina Lente sono leggermente ondulati. Ma ogni salita fa ora male. La batteria è quasi scarica, rendendo piuttosto nervosa l'attesa di raggiungere la fine. Molto stanchi ma soddisfatti, raggiungiamo il B&B. Dopo abbondante acqua e una doccia veloce, facciamo un tuffo rinfrescante nella piscina.

È stata una giornata meravigliosa che consiglio vivamente a chiunque ami un po' di ciclismo.

Cordiali saluti,
Veerle

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